Even on the third ballot, five months after the second, the Parliament in joint session fails to elect a judge of the Constitutional Court

È dal novembre 2023 che la Corte costituzionale non ha 15 giudici, ma solo 14.

In quel mese è terminato il mandato della Presidente Silvana Sciarra e dei due vice-Presidenti de Pretis e Zanon; ma mentre gli ultimi due erano a nomina presidenziale, e sono quindi stati sostituiti il mese stesso da Mattarella, la ex-Presidente Sciarra era stata nominata dal Parlamento in seduta comune (i giudici della Corte costituzionale sono nominati per un terzo dal Presidente della Repubblica, per un terzo dal Parlamento in seduta comune e per un terzo dalla magistratura, [art. 135 Cost.](https://www.senato.it/istituzione/la-costituzione/parte-ii/titolo-vi/sezione-i/articolo-135)), e pertanto solo questo può rimpiazzarla.

Ebbene, il Parlamento in seduta comune, riunito per il primo scrutinio l’8 novembre 2023 ([stenografico](https://documenti.camera.it/leg19/resoconti/sedutaComune/pdf/sed0003/leg.19.sedutaComune.sed0003.data20231108.pdf)), non è riuscito a eleggere il sostituto della ex-Presidente Sciarra; anche il secondo scrutinio, del 29 novembre 2023, è finito in un nulla di fatto ([stenografico](https://documenti.camera.it/leg19/resoconti/sedutaComune/pdf/sed0004/leg.19.sedutaComune.sed0004.data20231129.pdf)). Ed è notizia di meno un’ora fa che **anche il terzo scrutinio,** oggi 23 aprile 2024, è terminato con 380 schede bianche e 20 schede nulle.

Dal prossimo scrutinio, il quarto, si abbasserà l’asticella per una votazione positiva, che richiederà non più i 2/3 dei voti ma i 3/5; ma [c’è chi teme](https://www.lacostituzione.info/index.php/2024/02/19/il-giudice-vacante-alla-corte-costituzionale-una-questione-di-numeri/) che a questo punto il Parlamento si limiterà ad attendere che scada il mandato di altri tre giudici a dicembre 2024, per eleggerne quattro tutti in un colpo solo. Col rischio, però, di minare il funzionamento della Corte costituzionale: undici giudici è il numero minimo perché la Corte possa operare, e quindi se il Parlamento non ottempererà prontamente basterà che anche uno solo di questi si assenti perché di colpo si blocchino tutti i procedimenti.

Secondo me, come per il presidente della Repubblica, il problema non è che non vogliono farlo, ma che non hanno uno straccio di nome da proporre che possa essere approvato.