L’articolo di Ivan Reali mette in luce alcune criticità sull’industria nucleare europea, che tuttavia appare ancora viva e vegeta ed in grado di avere controllo sulla totalità della filiera. Secondo Reali l’industria nucleare europea non è ancora rimasta indietro dal punto di vista tecnico, ma la sua competitività è già stata compromessa, urge quindi un interessamento da parte delle istituzioni europee per arginare la cosa, a prescindere dal ruolo che le nuove installazioni avranno nel mix europeo del futuro (visto che oramai diversi reattori EPR2 già sono stati confermati).
Che ne pensate? Bisogna andare in “Airbus mode” sul nucleare, cercare di dare qualche aiuto limitato o bisogna lasciare agire il mercato? Tantovale disinteressarsi al nucleare o non se ne potrà fare a meno nei mix elettrici del futuro?
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L’articolo di Ivan Reali mette in luce alcune criticità sull’industria nucleare europea, che tuttavia appare ancora viva e vegeta ed in grado di avere controllo sulla totalità della filiera. Secondo Reali l’industria nucleare europea non è ancora rimasta indietro dal punto di vista tecnico, ma la sua competitività è già stata compromessa, urge quindi un interessamento da parte delle istituzioni europee per arginare la cosa, a prescindere dal ruolo che le nuove installazioni avranno nel mix europeo del futuro (visto che oramai diversi reattori EPR2 già sono stati confermati).
Che ne pensate? Bisogna andare in “Airbus mode” sul nucleare, cercare di dare qualche aiuto limitato o bisogna lasciare agire il mercato? Tantovale disinteressarsi al nucleare o non se ne potrà fare a meno nei mix elettrici del futuro?