>Il controllo dei vertici della Rai sull’informazione del servizio pubblico si fa ogni giorno più asfissiante. Dopo aver svuotato della loro identità due canali, ora i dirigenti nominati dal Governo intervengono bloccando anche ospiti non graditi, come Antonio Scurati a cui era stato affidato un monologo sul 25 aprile, in una rete, Rai3, ormai stravolta nel palinsesto e irriconoscibile per i telespettatori.
>La stessa azienda che ha speso 6 milioni di euro per il programma Avanti Popolo, ora avanza motivazioni di carattere economico per l’esclusione di Scurati. Motivazioni già smentite dai fatti.
>Siamo di fronte ad un sistema pervasivo di controllo che viola i principi del lavoro giornalistico. L’assemblea dei Comitati di redazione della Rai mercoledì ha proclamato lo stato di agitazione e approvato 5 giorni di sciopero.
>Gentili telespettatori, noi ci dissociamo dalle decisioni dell’azienda e lottiamo per un servizio pubblico indipendente, equilibrato e plurale.
Una presa di posizione netta e un altro smacco per Telemeloni, soprattutto per i **5** giorni di sciopero
AdNew6762 on
spero che crolli la rai. non voglio più pagare questo canone della minchia.
purtroppo non sarà così e so che saremo noi cittadini a pagare.
la rai andrebbe messa a pagamento
OverpricedGPU on
Minchia, due comunicati dei giornalisti a distanza così ravvicinata non li avevo mai visti, vuol dire averla buttata davvero de fori
3 Comments
Il Comunicato:
>Il controllo dei vertici della Rai sull’informazione del servizio pubblico si fa ogni giorno più asfissiante. Dopo aver svuotato della loro identità due canali, ora i dirigenti nominati dal Governo intervengono bloccando anche ospiti non graditi, come Antonio Scurati a cui era stato affidato un monologo sul 25 aprile, in una rete, Rai3, ormai stravolta nel palinsesto e irriconoscibile per i telespettatori.
>La stessa azienda che ha speso 6 milioni di euro per il programma Avanti Popolo, ora avanza motivazioni di carattere economico per l’esclusione di Scurati. Motivazioni già smentite dai fatti.
>Siamo di fronte ad un sistema pervasivo di controllo che viola i principi del lavoro giornalistico. L’assemblea dei Comitati di redazione della Rai mercoledì ha proclamato lo stato di agitazione e approvato 5 giorni di sciopero.
>Gentili telespettatori, noi ci dissociamo dalle decisioni dell’azienda e lottiamo per un servizio pubblico indipendente, equilibrato e plurale.
Una presa di posizione netta e un altro smacco per Telemeloni, soprattutto per i **5** giorni di sciopero
spero che crolli la rai. non voglio più pagare questo canone della minchia.
purtroppo non sarà così e so che saremo noi cittadini a pagare.
la rai andrebbe messa a pagamento
Minchia, due comunicati dei giornalisti a distanza così ravvicinata non li avevo mai visti, vuol dire averla buttata davvero de fori