Starting from this article I wanted to make a reflection:
It is paradoxical to observe how in Italy there is strong opposition to the arrival of desperate refugees who face dangerous journeys by sea, while the phenomenon of the increase in rents caused by the massive presence of foreigners, including students and tourists, goes almost unnoticed. On the one hand, walls are erected against those fleeing war and poverty, fueling a climate of fear and xenophobia. On the other, the presence of wealthy foreigners is tolerated, or even encouraged, who, while bringing wealth, contribute to gentrification and the housing exclusion of the weakest sections of the local population.
This double standard is emblematic of a society that chooses who to welcome based on their economic capacity rather than their humanity. It is easier to accept the presence of foreign students or tourists who bring fresh money rather than those who arrive with little hope and many needs. But in the end, the result is the same: rent prices skyrocket, making it increasingly difficult for residents to maintain a dignified life. Perhaps it is time to reflect on who the "foreigners" that damage the social fabric of our country and how we can address this problem with coherence and justice.
L'ipocrisia sugli stranieri: tra profughi e turisti, perché l'indignazione è selettiva?
byu/overgnightmare initaly
Posted by overgnightmare
9 Comments
Metti il braccio così
>È più facile accettare la presenza di studenti stranieri o turisti che portano denaro fresco piuttosto che quella di chi arriva con poche speranze e molte necessità.
E anche oggi possiamo assegnare il premio GAC
E anche questa volta hai scampato l’analisi della poesia con il tema di attualità!
Perché la paura non è il razzismo, la paura è della povertà. Il profugo non ti fa paura per la pelle nera, ti fa paura perché è un disgraziato.
Se studenti benestanti vengono a vivere in città in quartieri popolari, i quartieri si spopolano di poveri e ripopolano di bella gente profumata e con vestiti costosi. Poi sono giovani belli e affascinanti, vengono da paesi europei che conosci e dove sei già stato in vacanza. Mica è un miserabile come te o me che prende il bus sudato dall’afa o un nigeriano con traumi psicologici dovuti alla traversata che ha bisogno di supporto e tempo per l’integrazione.
Il borghese che viene in italia, turista o studente che sia, viene a starci per poco, al massimo qualche mese, poi porta via i coglioni e al suo posto ne arrivano altri, ma sempre ricchi e belli.
Il povero che vive in un quartiere popolare, resta li per generazioni.
I turisti portano soldi, punto. I profughi portano grane. Poi io personalmente dai turisti non ci guadagno una lira e mi rompono un po’ le balle, ma vivendo nella periferia la gentrificazione non mi tocca (le case non valgono un cazzo comunque), mentre gli immigrati portano rogne a profusione. Ps: che l’articolo riguardasse Bologna era praticamente certo.
Perché il primo gruppo commette meno crimini del secondo
> come possiamo affrontare questo problema con coerenza e giustizia.
Oh, sweet summer child…
OP non me la prendo con la tua ingenuità, ma almeno portaci un tuo spunto di riflessione un po’ più elaborato su cui discutere che non si fermi al “ricco=gentrificazione=cattivo”
ah è paradossale?
Certo che si sceglie chi accogliere su una base economica. I turisti portano si un sacco di casino e problemi, ma anche soldi e lavoro. I rifugiati portano un casino di problemi, ma non portano soldi e al contrario dei primi dobbiamo sorbirceli per sempre, e parlo da persona che con glistranieri ci ha lavorato. La gente di base non è razzista, è che ne ha le palle veramente piene. Io di stranieri, in special modo egiziani, senegalesi e pakistani, che si impegnano e cercano attivamente di integrarsi ne conosco 4, gli altri sono di un ignorante assurdo, non parlano una parola di italiano e pretendono che il mondo giri come vogliono loro. Ora dimmi perchè un prorpietario di casa dovrebbe scegliere la famiglia di egiziani che nel giro di 2 anni si moltiplica manco Naruto e che non capisce una parola di italiano, e quindi anche solo spiegargli come funzionano le spese condominiali diventa un parto, piuttosto che una coppia di italiani con un contratto a tempo indeterminato o lo studente si straniero ma educato e per bene che magari va a studiare medicina e quantomeno parla inglese ?. Ma chi glielo fa fare ? Anche perchè queste donne figliano in continuazione e per i proprietari diventa impossibile buttarli fuori nel momento in cui non pagano. I proprietari di casa si lamentano in continuazione di come gli stranieri, in special modo arabi e indiani, tengono gli appartamenti, non ariano gli ambienti e si forma una muffa disgustosa. Inoltre, se sono così disperati e senza soldi, cavolo figliano ? Cioè, perchè dovrei impietosirmi davanti ad una famiglia con solo il padre che lavora, donna trattata come una vacca sforna bambini e 6 figli ? Da proprietario di casa il mio primo pensiero sarebbe “Hanno uno stipendio, 6 figli, come me lo pagano l’affitto, e se non lo pagano come li butto fuori ?”.
Vengono da situazioni disperate ? si. Andrebbero aiutati ? si. E’ compito dei proprietari metterseli in casa e “aiutarli” rischiando che questi non paghino ? no. Stranieri con bassa istruzione sono quelli che causano più casini ? si. Suddetti stranieri si impegnano ad integrersi ed imparare quantomeno la lingua ? Molti no.