I governi degli ultimi decenni hanno compiuto tagli brutali al SSN e a farne le spese e’ anche un settore gia’ a corto di fondi e personale come i centri di salute mentale.
Di fronte a questa situazione, che espone a grandi bisogni e a gravi problemi le persone con sofferenza mentale, i loro familiari e gli stessi operatori, invece di potenziare e finanziare le tante opportunità offerte dalla legge 180, sperimentate con successo in molte realtà del nostro paese, il disegno di legge Zaffini (Fratelli d#Italia) offre vecchie, fallimentari ricette. Soluzioni che propongono, di nuovo, la pericolosità della persona con sofferenza, che ritorna ad essere oggetto di controllo e custodia. Ritornano “misure di sicurezza” speciali (in capo al ministro dell’Interno e della Giustizia, sentito il ministro della Salute), che riportano ai tempi di una psichiatria manicomiale controllata da Viminale e potere giudiziario. Infine vengono sdoganati per legge “misure e trattamenti coattivi fisici, farmacologici e ambientali” (con modalità che evocano senza nominarlo il regolamento manicomiale del 1909), invece di valorizzare ed estendere le pratiche di alcuni servizi che operano da tempo senza il ricorso alla contenzione.
NucaLervi on
Niente di nuovo. Ai geniacci al governo interessa solo far vedere quando ce l’hanno lungo contro i deboli, dei problemi strutturali del paese non gliene può calar nulla.
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I governi degli ultimi decenni hanno compiuto tagli brutali al SSN e a farne le spese e’ anche un settore gia’ a corto di fondi e personale come i centri di salute mentale.
Di fronte a questa situazione, che espone a grandi bisogni e a gravi problemi le persone con sofferenza mentale, i loro familiari e gli stessi operatori, invece di potenziare e finanziare le tante opportunità offerte dalla legge 180, sperimentate con successo in molte realtà del nostro paese, il disegno di legge Zaffini (Fratelli d#Italia) offre vecchie, fallimentari ricette. Soluzioni che propongono, di nuovo, la pericolosità della persona con sofferenza, che ritorna ad essere oggetto di controllo e custodia. Ritornano “misure di sicurezza” speciali (in capo al ministro dell’Interno e della Giustizia, sentito il ministro della Salute), che riportano ai tempi di una psichiatria manicomiale controllata da Viminale e potere giudiziario. Infine vengono sdoganati per legge “misure e trattamenti coattivi fisici, farmacologici e ambientali” (con modalità che evocano senza nominarlo il regolamento manicomiale del 1909), invece di valorizzare ed estendere le pratiche di alcuni servizi che operano da tempo senza il ricorso alla contenzione.
Niente di nuovo. Ai geniacci al governo interessa solo far vedere quando ce l’hanno lungo contro i deboli, dei problemi strutturali del paese non gliene può calar nulla.