‘Reckless Conduct’, Shock Sentence for 7 Deaths in L’Aquila Earthquake – News

https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2024/07/15/sentenza-choc-per-il-terremoto-dellaquila-la-morte-colpa-di-7-giovani_122aa724-2cf1-4bf9-a463-d5b4ef99d0dc.html

Posted by AostaValley

4 Comments

  1. Non entro nel merito della sentenza MA chiedo se veramente poi ci sia da fidarsi della “giustizia”.

  2. giuliomagnifico on

    Qualche info in più:

    [“I ragazzi morirono sotto le macerie per la loro condotta incauta”: niente risarcimento per le famiglie di 7 vittime del sisma dell’Aquila – Il Fatto Quotidiano](https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/07/15/i-7-ragazzi-morirono-sotto-le-macerie-per-la-loro-condotta-incauta-niente-risarcimento-per-le-famiglie-di-7-vittime-del-sisma-dellaquila/7624425/)

    >Il centro della sentenza è la mancanza del nesso causale – per attribuire le responsabilità civili – tra la condotta dei giovani che morirono sotto le macerie di quel palazzo e i messaggi “rassicuranti” che furono diffusi dalla commissione Grandi Rischi dopo la riunione del 31 marzo, cinque giorni prima del sisma. In particolare prima di quel vertice fu Bernardo De Bernardinis, allora vice di Guido Bertolaso alla Protezione civile, a rilasciare alcune interviste in questo senso. “Non c’è un pericolo – disse tra l’altro -, io l’ho detto al sindaco di Sulmona la comunità scientifica mi continua a confermare che anzi è una situazione favorevole perciò uno scarico di energia continuo e quindi sostanzialmente ci sono anche degli eventi piuttosto intensi non intensissimi… Abbiamo avuto pochi danni”. Su quella riunione della Grandi Rischi si è celebrato anche un processo penale che in primo grado vide la condanna dei 7 scienziati che facevano parte della commissione a una pena di 6 anni, poi tutti furono assolti in appello con l’eccezione proprio di De Bernardinis, la cui condanna a due anni è stata confermata anche in Cassazione. Le parole di De Bernardinis (imputato per omicidio colposo plurimo e lesioni colpose) ebbero, scrissero i giudici nelle motivazioni della sentenza, una “incidenza causale diretta nella formazione dei processi volitivi di alcune delle vittime nei momenti successivi alle due scosse ‘premonitrici’”.
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    >I giudici rientrano nel merito anche dello scopo di quella riunione della commissione Grandi Rischi, molto dibattuta nel processo penale, anche sulla scia di una telefonata del 30 marzo 2009, intercettata casualmente, tra Bertolaso e l’allora assessora regionale Daniela Stati in cui il capo della Protezione civile diceva che la riunione era una “operazione mediatica”, che era stata convocata non “perché siamo spaventati o preoccupati, ma perché vogliamo tranquillizzare la gente”: “Bisogna zittire qualsiasi imbecille, placare illazioni, preoccupazioni”. Parole che ovviamente sono finite nel ricorso dei familiari dei sette ragazzi. Tuttavia per i giudici le prove raccolte (convocazione della riunione, verbali della stessa, deposizioni testimoniali), “al di là del convincimento del capo del Dipartimento di Protezione civile emerso nel corso della conversazione casualmente intercettata”, hanno “smentito o, comunque, non hanno dato conferma della tesi che gli esperti partecipanti alla riunione del 31 marzo – ad esclusione del De Bernardinis, vice di Bertolaso, il quale, peraltro, alla stessa non diede alcun contributo scientifico – avessero, a priori, l’obiettivo di tranquillizzare la popolazione e, quindi, di contraddire o minimizzare quanto desumibile dai dati oggetto della loro valutazione scientifica. Tesi che le parti appellanti ripropongono in termini meramente assertivi senza misurarsi con le risultanze istruttorie”. In sostanza quello che pensava Bertolaso non implica che i sette scienziati della commissione agirono con quella strategia.

  3. ajeje-brazorf_12521 on

    Bello sapere che le dichiarazioni pubbliche di un rappresentante della Protezione Civile non hanno alcuna valenza