The Meloni government’s Energy and Climate Plan: renewables, heat pumps but also the return of nuclear power and more natural gas

https://www.open.online/2024/07/03/pniec-italia-cosa-prevede-rinnovabili-nucleare/

Posted by mirkul

7 Comments

  1. Snake_eagle on

    Io continuo a non capire perché qualsiasi partito che non sia liberista o di destra non consideri il nucleare. È per il rischio che diventi un’arma? Se qualcuno me lo può spiegare lo leggo volentieri.

  2. forza4truccato on

    speriamo utilizzino tutti quei deserti di asfalto in cui non ci sta niente per farci dei parchi solari, almeno utilizzeremmo delle aree in disuso per un buon fine.

  3. fckchangeusername on

    Voglio vedere la Basilicata piena di trivelle per il petrolio, solo così saremo la vera svizzera del sud

    (/s)

  4. JungianWarlock on

    > Il Piano conferma infatti la volontà del governo Meloni di puntare su un mix rinnovabili-nucleare, che permetterebbe di garantire «la sicurezza del sistema elettrico» e «la stabilità dei prezzi». Il lavoro condotto dall’esecutivo con la Piattaforma nazionale per un nucleare sostenibile (Pnns) prevede innanzitutto di valutare le potenzialità dei nuovi piccoli reattori modulari, più economici e più veloci da costruire rispetto alle grandi centrali. Il Pniec prevede due scenari di decarbonizzazione del sistema energetico italiano: uno con e uno senza nucleare. Nel primo scenario, si prevede che l’energia prodotta dall’atomo possa coprire nel 2050 dall’11% al 22% della richiesta totale. In termini assoluti, si tratterebbe di una capacità di generazione nucleare di 8 o 16 GW. **Affinché questo scenario si realizzi, sono necessarie però anche «le opportune e necessarie modifiche legislative**».

    Quindi è solo fuffa.

  5. E te pareva che sto governo non era impicciato pure con la lobby del nucleare

  6. Wise_Stick9613 on

    Prenderò downvoti, ma è un pensiero che vorrei esprimere da un po’ di tempo.

    Piaccia o no, gli italiani si sono espressi due volte sul nucleare, e due volte hanno risposto con un secco no.

    Ora, ci si lamenta dell’astensionismo e della distanza tra istituzioni e cittadini che cresce, però allo stesso tempo si applaude a questa iniziativa del governo che va di fatto contro la volontà popolare: è un controsenso, e un filo ipocrita, e allontana ancora di più il cittadino che vede il proprio voto valere un nulla.

    Scelta oggettivamente giusta o sbagliata, c’è stata una consultazione…

    Poi quelli che ora applaudono, applaudiranno lo stesso quando verrà toccato qualcosa diverso dal nucleare (troppo comodo fermarsi solo a quello)? Oppure ormai abbiamo abbracciato del tutto il tifo da stadio?