ISPRA map of how the ground is covered in Italy

https://i.redd.it/hz08akwdqjsd1.jpeg

Posted by giuliomagnifico

8 Comments

  1. giuliomagnifico on

    Mappa fatta per il report sugli ecosistemi urbani. Molto interessante, qua c’è l’articolo e il pdf con tutti i vari tipi di copertura/utilizzo/rischio/agricoli ecc..

    [Nell’Atlante ambientale dell’ISPRA tutti gli ecosistemi urbani italiani da ripristinare a partire dal 2031 — Italiano](https://www.isprambiente.gov.it/it/istituto-informa/comunicati-stampa/anno-2024/atlante-ambientale-dell-ispra-tutti-gli-ecosistemi-urbani-italiani-da-ripristinare-a-partire-dal-2031)

    Link diretto al pdf (78 MB): https://www.isprambiente.gov.it/public_files/Atlante_dei_dati_ambientali_ed_2024.pdf

    > Superano il 28% i comuni italiani obbligati a ripristinare le proprie aree urbane a partire dal 2031. Si arriva a oltrepassare anche il 40% se, oltre ai centri e agli agglomerati urbani, si aggiungono anche i comuni periurbani pari all’11,6% del totale.
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    >Lo mostra chiaramente una delle carte dell’”Atlante dei dati ambientali 2024” presentato questo pomeriggio a Torino dall’ISPRA durante la manifestazione “Terra Madre”.
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    >Anche al fine di supportare il percorso del Governo nella redazione del Piano nazionale di ripristino, la nuova edizione dell’Atlante tiene in considerazione quanto previsto dal recente regolamento europeo sul ripristino della natura (Nature Restoration Law), entrato in vigore il 18 agosto 2024, in base al quale tutti gli Stati membri dell’UE devono assicurare il ripristino di almeno il 20% delle aree degradate terrestri e marine, ed entro il 2050 di tutti gli ecosistemi degradati.
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    >Inoltre, il regolamento richiede che non ci sia nessuna perdita netta di spazi verdi e di copertura arborea nelle aree urbane fino al 2030 e un costante aumento della loro superficie totale a partire dal 2031.
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    >Le mappe individuano per la prima volta tutti gli ecosistemi urbani per i quali i Comuni dovranno assicurare il mantenimento dell’estensione complessiva (a partire dal 2024) e l’incremento, con azioni di ripristino (dal 2031), delle aree verdi e degli alberi, copertura arborea che solo per il 2,3% è collocata oggi in ambito urbano. Oltre agli ecosistemi urbani dovranno essere fatti interventi di ripristino anche in altri ambiti, come quelli agricoli, forestali, costieri, marini e fluviali. Allo stato attuale il 23,3% degli ecosistemi risentono di una frammentazione elevata, mentre quasi un quinto (17,5%) è a frammentazione molto elevata. Nel 74% degli habitat mappati da Carta della Natura, i sistemi ambientali in cui le attività antropiche risultano predominanti, come le coltivazioni e le aree costruite, sono più della metà del territorio nazionale (52%), mentre tra gli ambienti a maggiore naturalità risultano maggioritari gli habitat forestali e prativi (44%). La restante parte del mosaico ambientale (4%) è costituita da ambienti costieri, umidi e rocciosi.

  2. Questo grado di precisione é davvero affascinante!

    Peccato non poter distinguere i colori, sia per qualità che per scelta dei colori.
    L’intera pianura padana sembrano le risaie vercellesi. Ma e’ lo scotto da pagare per la quantità di stratificazione del dato.

  3. That_guy_on_1nternet on

    Interessante vedere come la parte popolata dell’Italia sia una “piccola” parte del territorio italiano, mi aspettavo molte più zone urbane