La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha annunciato i nuovi commissari e le deleghe a loro assegnate: a Raffaele Fitto è stata assegnata una delle vicepresidenze esecutive e la delega alla coesione e alle riforme. Gli altri cinque vicepresidenti saranno l’ex premier estone Kaja Kallas (alto rappresentante per la politica estera), la spagnola Teresa Ribera (transizione ecologica e concorrenza), la finlandese Henna Virkkunen (sicurezza e sovranità tecnologica), il francese Stéphane Séjourné (prosperità e industria), e la romena Roxana Minzatu (istruzione).
Tra gli altri, il lettone Dombrovskis prende il posto di Gentiloni come commissario all’economia. La nuova commissione ha ben 13 rappresentanti del PPE, 5 del PSE, 4 di Renew (i centristi) e 4 indipendenti, oltre appunto a Fitto.
Così di primo impatto mi sembra quantomeno una mezza vittoria per il governo Meloni: Fitto ottiene un ruolo forse non di primissimo piano (ma, considerata la sempre maggiore importanza delle politiche di coesione e iniziative analoghe, è tutto da vedere) ma comunque abbastanza rilevante, segno che forse la premier non è rimasta così isolata come veniva descritta e come in molti pensavano, a maggior ragione considerando che Fratelli d’Italia ha votato contro la riconferma di von der Leyen.
**La procedura però non finisce qui**, perché [ogni singolo commissario dovrà ora essere approvato dalle rispettive commissioni del Parlamento Europeo](https://www.ilpost.it/2024/09/09/fitto-commissario-europeo-parlamento/): è relativamente raro che qualcuno venga respinto, ma ci sono dei precedenti.
giuliomagnifico on
Meno di così era impossibile ottenere, siam passati dall’ economia alla “coesione e riforme”, lo stesso valore della vicepresidenza rumena. I ruoli importanti erano esteri, industria e transizione ecologica. Ci è “”andata male”” potevano evitare di votargli contro.
Ilgiovineitaliano on
Giusto ieri si era dimesso breton, che sia per colpa delle nomine?
Eppure non mi sembrano terribili, certo l’italia ha poco, molto poco, ma comunque gente competente in ogni posizione
ligma-smegma on
remind me tra 25 anni quando vedremo le trasmissioni di report su tutti i soldi intascati dai soliti noti. mi pare strano che davvero non ci sia qualcuno di più serio di fitto
ThSrT on
Se il PD vota Fitto che non è in maggioranza ed è parte di un gruppo con tratti anti-europei, poi non stupiamoci se nessuno non lo considera un partito serio.
La storiella dell’interesse nazionale viene meno quando ci metti un politico così schierato.
RPLettera01 on
Something something, gli Stati contano ancora qualcosa nel governo (in senso lato) dell’Unione Europea e farsi smacchi a vicenda, per come la vedo io, non ha senso, oltre che essere controproducente.
Giusto quindi che il governo italiano mandi un suo rappresentante a comporre la Commissione (così come hanno fatto i precedenti governi con Gentiloni – 2019, PD; Mogherini – 2014, PD; Tajani – 2009, FI [Nelli Feroci, Indipendente per gli ultimi 4 mesi di legislatura nel 2014). Il Parlamento europeo voterà per l’approvazione della Commissione nella sua _interezza_ (art. 17.7.3 TUE).
Non vedo quindi perché si debba spaccare la maggioranza su un solo nome (per altro sempre in linea con la formazione dell’Esecutivo europeo, _strictu sensu_, post trattati di Lisbona).
CapRichard on
Molto male. All’energia gente anti nuke. Siamo destinati a non migliorare energeticamente.
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La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha annunciato i nuovi commissari e le deleghe a loro assegnate: a Raffaele Fitto è stata assegnata una delle vicepresidenze esecutive e la delega alla coesione e alle riforme. Gli altri cinque vicepresidenti saranno l’ex premier estone Kaja Kallas (alto rappresentante per la politica estera), la spagnola Teresa Ribera (transizione ecologica e concorrenza), la finlandese Henna Virkkunen (sicurezza e sovranità tecnologica), il francese Stéphane Séjourné (prosperità e industria), e la romena Roxana Minzatu (istruzione).
Tra gli altri, il lettone Dombrovskis prende il posto di Gentiloni come commissario all’economia. La nuova commissione ha ben 13 rappresentanti del PPE, 5 del PSE, 4 di Renew (i centristi) e 4 indipendenti, oltre appunto a Fitto.
Così di primo impatto mi sembra quantomeno una mezza vittoria per il governo Meloni: Fitto ottiene un ruolo forse non di primissimo piano (ma, considerata la sempre maggiore importanza delle politiche di coesione e iniziative analoghe, è tutto da vedere) ma comunque abbastanza rilevante, segno che forse la premier non è rimasta così isolata come veniva descritta e come in molti pensavano, a maggior ragione considerando che Fratelli d’Italia ha votato contro la riconferma di von der Leyen.
**La procedura però non finisce qui**, perché [ogni singolo commissario dovrà ora essere approvato dalle rispettive commissioni del Parlamento Europeo](https://www.ilpost.it/2024/09/09/fitto-commissario-europeo-parlamento/): è relativamente raro che qualcuno venga respinto, ma ci sono dei precedenti.
Meno di così era impossibile ottenere, siam passati dall’ economia alla “coesione e riforme”, lo stesso valore della vicepresidenza rumena. I ruoli importanti erano esteri, industria e transizione ecologica. Ci è “”andata male”” potevano evitare di votargli contro.
Giusto ieri si era dimesso breton, che sia per colpa delle nomine?
Eppure non mi sembrano terribili, certo l’italia ha poco, molto poco, ma comunque gente competente in ogni posizione
remind me tra 25 anni quando vedremo le trasmissioni di report su tutti i soldi intascati dai soliti noti. mi pare strano che davvero non ci sia qualcuno di più serio di fitto
Se il PD vota Fitto che non è in maggioranza ed è parte di un gruppo con tratti anti-europei, poi non stupiamoci se nessuno non lo considera un partito serio.
La storiella dell’interesse nazionale viene meno quando ci metti un politico così schierato.
Something something, gli Stati contano ancora qualcosa nel governo (in senso lato) dell’Unione Europea e farsi smacchi a vicenda, per come la vedo io, non ha senso, oltre che essere controproducente.
Giusto quindi che il governo italiano mandi un suo rappresentante a comporre la Commissione (così come hanno fatto i precedenti governi con Gentiloni – 2019, PD; Mogherini – 2014, PD; Tajani – 2009, FI [Nelli Feroci, Indipendente per gli ultimi 4 mesi di legislatura nel 2014). Il Parlamento europeo voterà per l’approvazione della Commissione nella sua _interezza_ (art. 17.7.3 TUE).
Non vedo quindi perché si debba spaccare la maggioranza su un solo nome (per altro sempre in linea con la formazione dell’Esecutivo europeo, _strictu sensu_, post trattati di Lisbona).
Molto male. All’energia gente anti nuke. Siamo destinati a non migliorare energeticamente.