L’altra crisi importante è quella del maggior gruppo automobilistico, Volkswagen, stretto tra la riduzione delle vendite in Europa e quelle, molto più importanti essendo il 40 % del totale, in Cina.
In Europa si sconta la diminuzione del mercato, in Cina, mercato in crescita, la concorrenza molto agguerrita dei produttori locali e i ritardi di VAG nel motore elettrico.
Questo ha conseguenze sull’occupazione in Germania (300 k occupati) e sull’industria italiana che fornisce il settore automobilistico tedesco (la Germania è il primo cliente dell’Italia.
VenetoAstemio on
Sta soffrendo le conseguenze delle proprie azioni? E quelle del governo tedesco in generale?
JohnnyMustache96 on
Il settore automobilistico europeo è praticamente morto. Il prossimo è il chimico.
MercolediHalliwell on
Il tramonto dell’Europa dopo secoli di prosperità , addio amici.
Charles_Bukkinowski on
Sta succedendo che la tanto celebrata Angelona alla fine non ha avuto tutta sta vision, anzi. In più quando salti cicli di innovazione, come hanno fatto diverse industry Europee, di solito finisci sbranato.
Il problema è che come ha scritto qualcun altro qui noi siamo attaccati al culone della Germania e quindi coleremo serenamente a picco con loro.
Auguri.
Zephyr_Petralia on
STE CA**O DI AUTO COSTANO TROPPO!!!!!!!!!!!!
SanBeachChill on
La buonanima di Adolf Hitler aveva tanti difetti, ma sapeva come prezzare un’auto rispetto al suo target. Che Dio lo abbia in gloria. Manca tanto uno come lui nell’automotive. *Auto del popolo*, diamine, auto del popolo.
TheTrampIt on
Fanno wagen che sono poco volks. E Volks non possono più permettersi i Wagen.
sicremo78 on
Beh hanno alzato tutti i prezzi del 50%, così, de botto (genio!), poi si sono lanciati sui suv mezzi suv per il margine abbandonando il volk.
Ma tienila una cazzo di macchina base. Pure la fiat.
9 Comments
La Germania è in recessione e questo è [noto](https://www.confindustria.it/home/centro-studi/prodotti/previsioni/rapporto/focus/rapporto-previsione-economia-italiana-autunno-2023/8d9da7b3-de3f-4dfa-9800-4e93d1426854).
L’altra crisi importante è quella del maggior gruppo automobilistico, Volkswagen, stretto tra la riduzione delle vendite in Europa e quelle, molto più importanti essendo il 40 % del totale, in Cina.
In Europa si sconta la diminuzione del mercato, in Cina, mercato in crescita, la concorrenza molto agguerrita dei produttori locali e i ritardi di VAG nel motore elettrico.
Questo ha conseguenze sull’occupazione in Germania (300 k occupati) e sull’industria italiana che fornisce il settore automobilistico tedesco (la Germania è il primo cliente dell’Italia.
Sta soffrendo le conseguenze delle proprie azioni? E quelle del governo tedesco in generale?
Il settore automobilistico europeo è praticamente morto. Il prossimo è il chimico.
Il tramonto dell’Europa dopo secoli di prosperità , addio amici.
Sta succedendo che la tanto celebrata Angelona alla fine non ha avuto tutta sta vision, anzi. In più quando salti cicli di innovazione, come hanno fatto diverse industry Europee, di solito finisci sbranato.
Il problema è che come ha scritto qualcun altro qui noi siamo attaccati al culone della Germania e quindi coleremo serenamente a picco con loro.
Auguri.
STE CA**O DI AUTO COSTANO TROPPO!!!!!!!!!!!!
La buonanima di Adolf Hitler aveva tanti difetti, ma sapeva come prezzare un’auto rispetto al suo target. Che Dio lo abbia in gloria. Manca tanto uno come lui nell’automotive. *Auto del popolo*, diamine, auto del popolo.
Fanno wagen che sono poco volks. E Volks non possono più permettersi i Wagen.
Beh hanno alzato tutti i prezzi del 50%, così, de botto (genio!), poi si sono lanciati sui suv mezzi suv per il margine abbandonando il volk.
Ma tienila una cazzo di macchina base. Pure la fiat.