This morning I came across this in Google news… I was amazed that the 2013-2023 growth of photovoltaic systems in Italy is only 5%, even though prices have literally collapsed and the cost of energy has doubled.

The Netherlands, which is a little bigger than Lombardy and has rain and gray 3/4 of the year, has a little less installed capacity and +43% growth. It is certainly much easier to install them (1 day installation, no permit required for non-historical houses)

  • Do you have solar panels or are you considering installing them?
  • What could be the cause of the block in solar growth in Italy?

Ranked: The 15 Countries With the Most Solar Power Installed



Posted by djlorenz

19 Comments

  1. Se 10 anni fa costava tanto, ormai un impianto da 3kW si ripaga in pochi anni… É solo questione di permessi? Mentalità? Sono io ormai al di fuori della realtà italiana?

  2. finestra_di_Overton on

    Qui non li posso installare perché i pannelli sarebbero esposti anzitutto a furti e vandalismo, oltre che ai dispettucci del vicinato…

  3. 1 giorno installazione è da vedere..

    Comunque la gente non lo fa per la solita regola del tutto e subito, poca gente vede l’investimento, per la maggior parte è solo un costo enorme ed inutile che riduce la bolletta, neanche la azzera.

    Non dico che sia così, ma basta fare sto discorso a 20 persone che possiedono una casa per capire che la mentalità è quella.

  4. Un po’ è complicato per le coperture non di proprietà, un po’ tanti centri storici vincolati, un po’ procedure Enel farraginose, tecnicamente dovresti anche avere l’impianto elettrico in regola.

    Insomma con un patrimonio edilizio vecchio come il nostro non è così scontato, se volessi installarlo a casa mia non saprei neanche come farci arrivare i corrugati dalla copertura all’appartamento dati i cavedi piccoli e saturi

  5. Medium-Shopping3037 on

    Non tutti hanno un bel tetto,io ho 150mq di casa ma potrei mettere solo 2kw,ho già 2 pannelli per l’acqua,poi se oggi vuoi mettere pannelli sul tetto saltano fuori 2 spese che non ti dice nessuno:affitto dell’impalcatura e la linea vita sul tetto.
    Andando avanti se hai la fortuna di non avere problemi con zone a rischio idrogeologico di cui se guardi l’Italia pieno,scopri che ok puoi metterli anche a terra,no in terra no e quindi soluzione finale in carport ovvero parcheggio per la macchina con pannelli sopra,serve l’autorizzazione della regione e anche del geologo(millino) serve un geometra per il progetto insomma tela facciobreve per 2 carport che con 7/8000 hai struttura e pannelli ne spenderai il doppio perché poi c’è l’inverter,l’elettricista e la pratica Enel che non è gratis,quindi chi è riuscito a rientrare nel 110 ha avuto fortuna,gli altri hanno un po’ di problemi perché sn tutti a bravi a dire facciamo qui facciamo la poi quando ti presentano il conto vero totale scopri che te pensavi di 3/4 anni di essere a posto invece serve un po’ di più e sto lasciando fuori dal discorso le batterie perché li si apre un altro mondo ancora:)

  6. Torta_di_Pesce on

    io li ho installati (7kw con il 110), ma abito in un unità indipendente si proprietà.

    Ho provato ad installarli in un condominio di quattro abitazioni ma gli altri due condomini hanno votato contro quindi non si è fatto nulla.

    Non so perchè in olanda funzioni ma dalle statistiche 1 abitazione su 4 ha il solare e una grossa porzone dei loro sistemi installati sulle case sono >15kW quindi molto probabilmente condomini

  7. notabadgerinacoat on

    Perchè generalmente il piano regolatore dei comuni è scritto malissimo,con vincoli paesaggistici da manicomio.

    Nell’esempio di casa mia,volevano negarci il permesso perchè in teoria eravamo al limite del centro storico e avremmo rovinato la vista (anche se eravamo la casa piú alta del circondario,e dalla strada non si vede il tetto).

    Moltiplicalo per tutti i comuni d’italia,aggiungici la scarsa lungimiranza di chi ha patrimonio edile in questo paese e hai la risposta

  8. Abbiamo fatto il conto l’anno scorso e non si sarebbero ripagati nemmeno in 20 anni in casa nostra. Perché i pannelli magari sono andati giù ma non le spese di pratiche, progetti, e tutto il resto di rotture di coglioni che arrivano col mettere i pannelli.

  9. Leggendo su forum specializzati (forumelettrico.it) gli utenti si lamentavano delle assurde nuove leggi che avrebbero tolto lo scambio sul posto, cioè vendere l’energia in eccesso alla rete per ammortizzare l’impianto, rimpiazzandola con delle assurde “comunità energetiche”, dove ti devi mettere d’accordo con chi ti compra l’energia (se ho capito bene).

    Inoltre se ho capito bene l’energia venduta in quel modo ti diventa reddito fiscale.

    Oltretutto, così come per altre faccende (mercato tutelato, o bonus e incentivi vari) le scadenze venivano annunciate, poi rinviate, poi il governo proclamava di voler cambiare tutto ma non faceva nulla, poi rinviava ancora… insomma, anche chi era pronto per farlo restava a guardare aspettando di capire.

  10. Senza mezzo incentivo statale(andate a fare in culo) abbiamo fatto calcoli per una seconda casa. Geografia perfetta, temperatura perfetta.

    I pannelli in se si ripagano in 12 anni. Perfetto: buon investimento. Le spese accessorie, però, aumentavano l’ammortamento alla bellezza di 21,2 anni. No: troppo. Tra 12 anni probabilmente i pannelli ce li mettono in culo a 300 euro da Lidl. La convenienza è, per adesso, troppo risicata e per pochi casi. Senza contare che sei in perenne balia del legislatore, vedi i cambi sullo scambio sul posto. Se con mezza legge l’ammortamento sale di 5-10 anni è assolutamente antieconomico mettere pannelli e company.

  11. Thomas_Bicheri on

    Ho i pannelli, nonostante la situazione **molto** sfavorevole (VdA, esposizione non ottimale, tetto piccolo) producono abbastanza da coprirmi una buona parte del consumo dell’impianto di riscaldamento in inverno.

    Difficile fare i conti su quanto mi stia facendo risparmiare, perché ho fatto casa nuova quindi l’unico metro di paragone è con la casa vecchia, che era anche molto meno efficiente.

    Contando tutto (pannelli, isolamento mura e vetri, caldaia a gasolio vetusta vs pompe nuove…) e fatta la tara sulla metratura, i miei costi di riscaldamento sono più bassi di un 2k circa. All’anno.

    Difficile quindi che il solare non decolli per questioni di convenienza economica.

    Secondo me i fattori principali sono:

    * non tutti hanno casa di proprietà
    * non tutti hanno così tanti soldi da spendere/modo di farsi un (altro) mutuo
    * moltissime abitazioni hanno classe energetica “hahahaNO”, in quel caso ha molto più senso investire in efficientamento di infissi e caldaia, sono interventi molto più “(relativamente) poca spesa, tanta resa”

  12. Te lo dico con una sola parola: burocrazia.

    Se voglio fare una cosa, nel giro di una settimana massimo la voglio pronta. Con il solare, ci metto una settimana solo a capire da dove partire cosa posso fare e cosa no. Non si capisce niente. Quindi pur animato da buone intenzioni mi passa la voglia.

  13. 1) la gente non ha soldi.

    2) sui condomini non è facile.

    3) i casi senza casini burocratici son veramente pochi.

    4) i costi “occulti” non son pochi.

  14. Anche lì come per tutte le cose, chi voleva metterli li avrà già messi, poi ora è finito il bonus 110 e anche gli altri bonus si stanno lentamente riducendo. Hanno tolto lo sconto in fattura e lo scambio sul posto. Tutto ciò ha senso nella misura in cui i pannelli davvero costano molto meno, ma questo non è. I tempi di ammortamento sono lunghissimi, la burocrazia rognosa perche un po’ dappertutto ci sono vincoli paesaggistici..

  15. Caso del mio condominio: il tetto ha le falde est-ovest e a sud abbiamo un palazzo attaccato alto 3 piani in più

  16. Oltre alla burocrazia che sicuramente è un fattore, c’è da considerare anche che in Italia a differenza di altri paesi esistono molte meno unità abitative indipendenti, e quelle che ci sono per la maggior parte li hanno già installati o sono seconde case con poca convenienza. La maggior parte delle persone vive in condomini non recenti, e buona fortuna a convincere tutti a pagare l’installazione anche qualora fosse possibile

  17. Installato l’anno scorso 12 kWp senza accumulo (perché ad oggi non conviene ancora economicamente).

    Lavoro da casa, ho casa completamente elettrica (pompa di calore, piano induzione, forni elettrici) ed auto elettrica.

    Consumo circa 10 MWh/anno a fronte di una produzione totale di circa 14 MWh/anno. Chiaramente l’autoconsumo non è totale, ma tra scambio sul posto e remunerazione delle eccedenze, l’investimento me lo ripago in meno di cinque anni.

    Se un domani l’accumulo diverrà conveniente, l’impianto è già predisposto.

  18. Non entrerò nel merito di ogni singolo commento che leggo qui sopra, perché alcuni dimostrano una disconoscenza sia tecnica che socioculturale tale da rendermi indesiderabile qualunque interazione.

    Vorrei però far notare che il grafico postato da OP è in termini di crescita media annua. I valori vanno moltiplicati x10 e l’Italia ha fatto poco meno della Germania, entrambi mercati maturi. I paesi con costi energetici storicamente bassi (Francia) oppure condizioni meteo sfavorevoli (UK, Paesi Bassi) soltanto con la continua discesa dei prezzi hanno infine trovato finanziariamente la quadra. Ma questi paesi negli anni precedenti non avevano installato nulla perché non gli conveniva. Tanto per mettere le cose in prospettiva, in Germania il boom è stato nel 2005, in Italia nel 2010, entrambi fuori dal periodo considerato.