It seems like a joke that the Ministry of Made in Italy calls Chinese companies to Italy, but that’s how it is…
Other articles talk about Mirafiori as a factory and there would be support/intervention from the Ministry of Made in Italy.
Negotiations are at an advanced stage with the Chinese automotive company Dongfeng Motors with the foreign investment attraction unit of Mimit for the construction of a production plant in Italy that will act as a hub for all of Europe. The project could also involve Italian companies in the components sector and/or a minority public participation. At the beginning of July, the Minister of Enterprise and Made in Italy Adolfo Urso met the top management of the Chinese company during his mission to Beijing precisely to discuss potential investments in Italy.
From the Sets Courier: Auto, Dongfeng towards the factory in Italy (with the State entering the capital)
The project could also involve Italian companies in the components sector and a minority public participation
From Il Giornale: Dongfeng lands in Italy. Mirafiori option emerges – il Giornale
The fact is that the Chinese giant, to settle, would be looking for an area that once hosted production lines. The Mirafiori industrial complex, in this regard, given the many abandoned and no longer used warehouses by Stellantis, would be the right place
https://www.ilsole24ore.com/art/auto-cinesi-dongfeng-trattative-avanzate-stabilimento-italia-AF3syiFD
Posted by giuliomagnifico
16 Comments
Non so a me sembra pazzesco. Il Ministero del Made in Italy che chiama i cinesi?! Capisco che le auto sarebbero “fatte in Italia” ma sembra una presa per il c..o che usino know how cinese e operai italiani.
Sarebbe come se sui prodotti Apple, invece di essere scritto *“Designed in California, assembled in China”*, ci fosse scritto *“Designed in China, assembled in Italy”*.
Poi addirittura una partecipazione dello Stato in un’azienda Cinese?! Follia…
Il ministero del made in italy ha lo stesso vibe di x (twitter). Un nome del cazzo dato da un’idiota con troppa influenza.
Questo governo, che vorrebbe essere nazionalista, non ha le capacità né la credibilità tantomeno le persone adatte, in quanto messe in posti decisionali solo per accontentare tutti, per attuare un qualsivoglia progetto adeguato, corretto ed a lungo termine per fare qualcosa di buono.
Il Made in Italy vero in Italia non può esistere perché qualsiasi forma di protezionismo atta a tenere la produzione in Italia si scontra contro l’EU che caga il cazzo sulla competizione (vedi Alitalia 2018). Per cui favorire aziende italiane è un *No, no*, mentre vendere un marchio italiano al conglomerato francese di turno è un *Sì!*.
Quindi ben vengano i Cinesi. Ignorando i facili meme Dongfeng porta lavoro, e questa è l’unica cosa che conta. Io sono a favore della Via della Seta, dobbiamo sbattercene dell’Europa quando si parla di creare posti di lavoro.
Quanti lavoratori si stima vengano occupati?
a me interessa solo una cosa, a che prezzo venderanno queste macchine “cinesi fatte in italia”?
perchè se riescono a vendere a prezzi concorrenziali con le cinesi importate bisogna iniziare a farsi 2 domande sulla crisi di quelle europee…
a questo punto forse il problema non è piu il costo di produzione ma è tutto il carrozzone che non sta in piedi?
Bluff per fare pressione su stellantis
È roba fatta per mettere pressione a Stellantis. Se anche fosse, sarebbero __assemblate__ in Italia.
Si è giunti a questo perchè nei primi anni 10 rifiutammo di far aprire uno stabilimento toyota in calabria (marchionne mise il veto)
Il bello è in questi anni abbiamo chiesto noi i giapponesi di tornare ottenendo un cortese rifiuto.
Se lo stabilimento è in Italia, non si applicano i dazi doganali recentemente approvati in UE.
Saluti alla Commissione, è bene che l’Italia torni a fare la profumiera come durante il secondo dopoguerra, prendevamo capitali da ambedue gli schieramenti e stavamo decisamente meglio.
Sono sincero: se portano posti di lavoro in Italia ben venga. Non bisogna fare sempre polemica inutilmente.
Lo sapevo che dalla visita della Meloni in Cina non poteva uscire nulla di buono
Ma esattamente, considerando che in cina i costi di produzione sono inferiori, queste aziende cosa ci guadagnano a produrre in italia? Ricevono sussidi?
Stellantis ricatta il governo dal suo insediamento
Dongfeng detiene l’1.50% circa di azioni Stellantis dopo aver ridotto la partecipazione nel 2022. La trattativa non è frutto del governo, ma dei ricatti dei francesi. Conoscendo un po’ la dietrologia dell’automotive si capisce immediatamente che questa operazione è frutto di Stellantis e non del governo, che ha trovato solo le carte pronte e la discussione avviata.
A sto giro Dongfeng si accolla uno dei troppi impianti Stellantis completamente in crisi a 3 lire; ed è tutto un forse. A vincere è solo ed esclusivamente Stellantis che si leva dal groppone uno dei tanti impianti che non vogliono, loro devono produrre nel terzo mondo a 3 lire. I cinesi ci entrano solo per la volontà di ampliare lo share in europea, ma è un grandissimo forse sopratutto con Dongfeng e non uno degli altri marchi come MG-BYD. Avendo risorse illimitate e finanziamenti statali garantiti stile Fiat-Agnelli, si accollano il rischio di produrre stock invenduto in Europa. Cosa che Stellantis non può più fare, dato che ora come ora ha dimezzato gli utili e non riesce a farne altri
Ogni tanto qualche notizia positiva arriva
così potremmo metterci le bandierine italiane sugli specchietti