In the hospital in Patti (Messina) there is a lack of splints for the plaster cast, the fracture is blocked with a cardboard box
https://www.ansa.it/sicilia/notizie/2024/08/02/frattura-bloccata-con-un-cartone-schifani-dispone-ispezione_63085e44-867c-4ec4-b8a0-6305cccbfd6a.html
Posted by giuliomagnifico
4 Comments
>La radiografia ha accertato la rottura del perone, ma quando il medico è andato a cercare le stecche, ha scoperto che erano finite”. Da qui l’idea del cartone. Il giovane due giorni dopo sarebbe dovuto tornare all’ospedale di Patti per un controllo, “ma ho preferito andare a Messina in un centro privato dove mi hanno ingessato. Certo, mi è costato 200 euro”, dice.
…mammmamia povera sanità italiana!
Non mi sorprende poi troppo, conosco quell’area nebrodea in quanto mia mamma e’ proprio nata a Patti e dell’ospedale non se ne parla poi benissimo al paese, e c’e chi preferisce andare a S. Agata nonostante Patti é più vicino (sto parlando comunque dell’area tra Patti e Capo d’Orlando, credo che chi vive vicino a Patti non si faccia il viaggio fino a S.Agata).
Mia sorella ha poi partorito lì ma non ha avuto comunque cose da segnalare.
L’area in questione pur essendo costiera e’ più indietro alle altre zone costiere della sicilia in termini di servizi, in quanto l’economia non é trainata dal turismo come altre zone. E’ una zona infatti scomoda per il turismo, abbastanza lontana sia dall’aereoporto di Catania che quello di Palermo, e a meno di avere parenti lì, o di voler visitare le eolie da Milazzo, e’ difficile che ci si fermi e che si permetta di sviluppare la zona.
Da far vedere a tutti i promotori dell’autonomia differenziata
le avran rubate le formiche