Dal Financial Times: “Meloni seeks to bring nuclear power back to Italy”

https://www.ft.com/content/a726934b-ba97-4e2c-b60d-e24a227a416f

Posted by Michele2900

11 Comments

  1. Trovato un articolo condiviso su Reddit che rimandava a questo pezzo del Financial Times. Si parla di approvare di un progetto da qua a 10 anni.
    Nonostante io non sia assolutamente un fan della Meloni sono sinceramente contento che si riinizi a parlare di nucleare in Italia. Il referendum del ‘87 è stato una zappata sui piedi che soffriamo ancora oggi.
    Vedremo come si evolveranno le cose.

  2. Jokes asides e da ignorante puro domando.

    Ne vale veramente la pena? Per costruire una centrale il tempo medio sembra circa una 15-20 di anni?

    Edit: per info io sono sempre stato pro al nucleare

  3. Sara’ 10 anni in ritardo e costera’ il triplo del preventivo come gli ultimi progetti in Europa.

    Il problema del nucleare non sono le scorie o i problemi di sicurezza. Il problema e’ il costo. E’ boomer tech che fra 10 anni costa 3 volte il solare includendo le batterie.

  4. oneofmany185 on

    Lasciamo perdere l’opinione favorevole o contraria al nucleare per un momento.

    È giusto, da un punto di vista etico (e non legale, badate bene) che un governo vada contro il modo in cui si è espresso il popolo in ben due referendum?

    Io capisco perfettamente le varie ragioni che stanno dietro (la necessaria diversificazione energetica, il dubbio che sia lecito interrogare l’elettorato su temi tecnici, il fatto che entrambi i referendum siano avvenuti dopo catastrofi nelle centrali nucleari etc.) però occhio che qui si scende una china pericolosa.

    Se l’elettore nota che non può eleggere direttamente né governo né presidente della Repubblica, non serve leggere i programmi elettorali perché tanto non li rispetta nessuno, la maggior parte delle cose importanti vengono decise a Bruxelles e non a Roma, e adesso mettiamo in dubbio anche il dovere morale di rispettare i referendum popolari … beh, non stupiamoci se l’astensionismo crescerà sempre di più al pari della disaffezione.

    E tutto questo lo sto dicendo da convinto europeista e fermo sostenitore della democrazia rappresentativa, eh. Non sono un grillino della prima ora, non mi piace il premierato, vorrei una maggiore integrazione europea … tanto per capire da chi viene la preoccupazione che avete appena letto.

  5. È un cavallo di battaglia di quelli di Casapound. Abito vicino Acca Larenzia. Ormai da tempo parlano di “autarchia energetica” e propongono un ritorno al nucleare con manifesti e quanto di altro possiate immaginare.

    La Meloni non ha nel suo governo né nel suo sistema di consulenti delle persone in grado anche solo di pronunciare la parola “nucleare”. Dubito quindi che ne farà qualcosa.

    Piuttosto credo lo abbia detto per sfruttare la situazione attuale dal punto di vista elettorale: le europee ci hanno detto che la Meloni le elezioni, se la situazione stagna ancora un poco, le perderà. L’affluenza è stata molto bassa, ma tutti i grandi comuni o quasi sono andati al centro sinistra. Dimettersi con un pretesto e andare frettolosamente al voto avrebbe due conseguenze
    1. A sinistra non hanno tempo di riorganizzarsi
    2. Visto che ora si andrebbe alle elezioni con il presidenzialismo, una vittoria avrebbe il pregio di toglierle dalla patata Salvini e FI.

  6. giuliomagnifico on

    Seh… la Meloni sarà ormai defunta quando, e se, sarà finita la costruzione della prima centrale.

  7. Ma speriamo il signore. Chi non lo vuole è perché non conosce la materia. si facesse informazione e si spiegasse le cose penso che pochi sarebbero contrari.