Anyone who went to school in the 90s surely knows him, I’m talking about the famous whiteoutalso called a corrector, eraser, or whatever you want to call it: it has been part of the equipment of millions of students. Despite its ubiquity, for some time now I have begun to ask myself questions about its usefulness:
- Was the correction fluid really effective? Every time I tried to use it (a few, actually), both the liquid one and the tape variant, I ended up creating a mess worse than the error I was trying to correct.
- Did anyone use it for the purpose for which it was invented? In all the classes I attended, the correction fluid was always used to draw "very funny" pranks on classmates, never to erase something, do you have different experiences?
- Is whitewash harmful to health? My memories of whitewash are always associated with a chemical fragrance halfway between the ILVA of Taranto and the sewers of Calcutta. If snorted does it have psychotropic effects?
- Is or was correction fluid used outside of school? Perhaps before Tangentopoli correction fluid was frequently used in offices for "to ease" accounting but I have a hard time imagining any work environment today that is not subject to a minimum of good documentation practices. To give you an idea, I work in the pharmaceutical industry and the use of such tools is grounds for dismissal for just cause (if I wanted to get fired I might as well tell someone to go to hell and indulge myself), corrections must be made in a GMP manner: pen line on the error, new data clearly distinct from the original entry, mandatory date, initials of the person performing the correction and reason for the error. Is the corrector used where you work?
Posted by cng_neer
31 Comments
va bene per gli imbianchetti liquidi (quelli col pennello non ne parliamo), ma come si fa a fare un pastrocchio con i bianchetti a nastro?
Io comunque li usavo per cancellare gli errori sulla bella e si, funzionavano
ho smesso di usarli quando ho smesso di scrivere a penna, appena finita l’università
Dove lavoro io è vietato usare il correttore, e penso che sia vietato ovunque si maneggino documenti che rivestono importanza legale. Poi certo, puoi usarlo su una presentazione che mostrerai all’interno dell’azienda.
Il bianchetto comunque era utile per chi batteva a macchina perché permetteva di non scartare l’intero foglio
Sì funziona se usato correttamente ed è stato usato per il suo scopo inteso. è principalmente per i fissati che vogliono tenere i quaderni i più immacolati possibili.
Certo, i loro quaderni sono sempre stati estremamente ordinati e puliti e rispetto alla media, ma per me non ne valeva assolutamente la pena, anche perché ho una calligrafia di merda quindi il buanchetto avrebbe aiutato solo del 20%
Tralasciando il discorso bianchetto…
Ma qualcuno si ricorda la CANCELLINA? Era quella specie di pennarello a due punte, una bianca che cancellava e una blu che scriveva. C’erano Super Pirat e Super Sheriff, ricordo che c’erano un sacco di grafiche diverse e facevo la collezione.
Poi alle medie sono passata dalle stilografiche e sferografiche alle papermate replay e ho smesso di usarla
Ho avuto sempre professori che generalmente preferivano che facessimo una semplice riga con la penna sull’errore e continuare dopo o la riga sotto. La teoria era che se usavi il bianchetto “dimentichi” l’errore, mentre con una semplice riga a penna puoi ricordare l’errore che hai fatto e ricordarti di non ripeterlo
Il bianchetto era indispensabile per correggere errori sulle macchine da scrivere, a cui seguiva una passata in fotocopiatrice. La scarsa risoluzione di quest’ultime nascondeva il “pastrocchio”. Ovviamente non era una pratica accettabile in ogni contesto, ma non tutti i documenti battuti a macchina avevano rilevanza legale.
Quando andavo a scuola i prof ci dicevano sempre di evitare di usarlo, e di preferire fare uno scarabocchio sull’errore e scrivere vicino la correzione. Alle superiori gli davamo fuoco lol
Edit: evitare di usarlo nelle verifiche ovviamente, poi nei propri appunti/esercizi potevi fare quello che volevi
> Il bianchetto viene o veniva utilizzato al di fuori della scuola?
il bianchetto non si poteva usare nemmeno a scuola nei compiti da valutare, a dire il vero (così anche come le famose penne replay). serviva piu’ che altro per i propri quaderni, come han scritto altri.
1. Probabilmente non aspettavi a sufficienza che si asciugasse
2. Come passatempo a dipingere di bianco i bordi del banco
3. Che io ricordi usava solventi alla nitro o simili, ovvio che respirarlo o ingerirlo non è il massimo della salute
4. Hai voglia, esisteva pure il bianchetto specifico per le macchine da scrivere
Mia madre una volta usò il bianchetto sul libretto delle assenze perchè si sbagliò a scrivere non ricordo cosa, la professoressa si impuntò e decise di sua iniziativa che fui io a falsificare la giustificazione. Mi fecero andare in presidenza, la fecero venire dal lavoro, pur di non parlarle per telefono, facendole credere chissà quale emergenza, per poi sentirsi dire “si l’ho corretto io perchè mi sono sbagliata a scrivere”.
Questo è ciò che la mia memoria associa al bianchetto.
mi ricordo anche io, compresi quelli a penna che dovevi premere per far uscire il liquido. Tuttavia, li ho usati poco sia perché usavo la stilografica (era obbligatoria alle elementari e me la sono portata dietro sino al liceo) sia perché poi venivano dei pasticci tremendi – per non dire quando ti si rompeva lo zaino. All’università, pretendevano che si mettesse tra parentesi quadre l’errore con scritto “no” e poi la correzione di seguito e così faccio tuttora, per quanto ormai si scriva quasi tutto al computer
Io ho finito il liceo quasi 2 anni fa e ho sempre usato e visto usare il bianchetto, dalle elementari al liceo.
Sempre sugli appunti, nei documenti ufficiali (come le verifiche) non è ammesso.
Io l’ho sempre visto come un oggetto di cancelleria comune come può essere una penna o una matita…
Sempre usato, tranne in università. Alcuni professori annullavano l’esame, se l’elaborato conteneva segni di bianchetto.
” Tirate una riga e scrivete accanto “.
Lo uso tuttora sul lavoro, quando per sbaglio compilo una casella sbagliata su una scheda di lavorazione.
Avete tutti ottima memoria. Siccome io ero già adulta ai tempi, confermo che il bianchetto NON poteva essere usato su un documento che potesse avere qualche valore probatorio. Quindi non sui compiti in classe, ma nemmeno sui registri cartacei. Magari qualcuno se li ricorda, in genere con la copertina blu. Per non dire nei verbali, sulle pagelle o sui tabelloni! Però aveva molti altri usi creativi e spesso divertenti 😁
In comune dove lavoro io lo usiamo spesso. Capita di dover scrivere su registri cartacei anche storici e a volte c’è da riscrivere o aggiornare dei dettagli e il bianchetto a nastro è utilissimo.
Io li sniffavo e spero non sia l’unico , non ho mai trovato altra utilità … ah si , lo spalmavo sul banco che Picasso levati e poi gli davo fuoco .
Il bianchetto è per i maniaci dell’ordine a scuola. Quelli che usano 20 colori di evidenziatore diverso e il righello per sottolineare.
Sinceramente, se fai un errore tira una riga e basta.
L’unica utilità che hanno quelli a scuola (quelli liquidi) è sniffarli pesantemente (io alle elementari lo facevo di continuo, fino a quando le maestre mi hanno detto che sarei morto se avessi continuato)
Volgarmente detta la scolorina
Lo ho in lista amazon proprio ora!
Devo correggere uno spartito e il ghirigori che c’e’ ora mi fa incasinare ogni santa volta.
Poche volte, ma quando serve, e’ indispensabile!
Sempre avuto, poco usato.
Ho sempre avuto quello a nastro della “tombo”, alle elementari no. Potevamo averlo: dovevamo usare le biro cancellabili. Gli appunti li ho quasi sempre presi a matita. Nei compiti dalle super Tim poi preferivano che l’errore fosse cancellato a penna.
1. Sì
2. Sì
3. Sì
4. Sì
Il bianchetto serviva per annusarlo
Hai dimenticato due punti fondamentali. Era altamente infiammabile, non hai idea dei giochi pirotecnici sui banchi. Era un grosso supporto quando c’ era da fare il tema libero, un la sniffata di bianchetto e via 😂😂😂😂
Avendo le mani troppo calde, facevo letteralmente esplodere le penne cancellabile, pertanto la mia unica salvezza era il bianchetto. Sarà strano ma ero capace di usarlo sia con il pennellino che quello a nastro, anzi quest’ultimo lo utilizzo ancora per cancellare errori e parti di testo, quando devo inviare dei fax, visto che nel mio lavoro non serve tutta questa rintracciabilità…
Noi in classe gli davamo fuoco.
Bei ricordi.
[OT] e chi ricorda la coccoina con quel profumo assurdo? E le penne cancellabili? Ne perdevo tantissime e mio padre con uno spillo arroventato incideva le mie iniziali
figlioli miei la vera ragione del bianchetto e la sua commercializzazione iniziale era per correggere gli errori a macchina da scrivere (l’alternativa era riscrivere l’intera pagina). Quando le macchine da scrivere hanno iniziato ad avere un display per la riga di scrittura corrente (che potevi correggere), e che stampava solo quando davi invio, il bianchetto ha dovuto “reinventarsi” in ambito scolastico, ma era un prodotto morto e sepolto che aveva superato la sua rilevanza.
Quando trovavo la correzione con la scolorina sul foglio di qualcun altro, giravo il foglio per vedere cosa era stato cancellato.
Beh ovviamente no, la mia azienda risulta lavorare nel 2024, non negli anni ’90.
Ehm, per non fare pastrocchi basta aspettare che si asciughi… Ovvio che se ci riscrivi sopra dopo 2 secondi è come passare un dito sulla vernice fresca!