https://www.ilpost.it/newsletter/35fa4abc26386194fe8bcdd6ecc7d6b4/

"I don’t see how Joe Biden can remain a candidate for the presidency of the United States. It is not impossible that he will remain, let’s be clear. He is trying and by now you will have understood that nothing can be ruled out. But I would not be honest if today I told you something different from what I seem to observe. I could be wrong, I will take the risk: but I can also explain myself."

Thus begins the article/Newsletter by Francesco Costa, author of several podcasts and books on the States and deputy director of Il Post (so not exactly the average Trump supporter).
I’m posting this topic again, even though it’s already been discussed, because I think the point of view of a journalist who has dedicated many years to studying American politics like Costa is interesting.

https://old.reddit.com/r/italy/comments/1dxce90/il_punto_di_non_ritorno/

Posted by cathedral___

8 Comments

  1. spauracchio1 on

    Dovevano pensarci prima, hanno dato per scontato che Trump fosse fuori dai giochi causa problemi giudiziari… (mi ricorda qualcun’altro)

  2. Malkariss888 on

    Non puoi ritirare il candidato a quattro mesi dalle elezioni. Sarebbe un’ammissione di debolezza incredibile.

    Dovevano pensarci ben prima che ricandidare una persona con evidenti problemi fisici e mentali non fosse una scelta intelligente.

    Adesso si beccheranno Trump per i prossimo 4 anni, con tutti i casini che creerà.

  3. Articolo scritto molto bene, ho davvero apprezzato la lettura; anche se, per quello che mi riguarda, ha aggiunto poco alle cose che già sapevo: quale aneddoto qua e là lo avevo perso, ma la visione d’insieme l’avevo piuttosto chiara. Comunque ottima lettura, molto migliore della spazzatura che gente come Rampini deposita settimanalmente fra le pagine dei grandi quotidiani nazionali.

    In merito ai fatti per quello che mi riguarda io seguo gli eventi con rassegnazione. Vedendo il catastrofico dibattito dell’altra settimana ho avuto esattamente la sensazione di “punto di non ritorno”, in maniera forse più netta di quanto non l’abbiano avuta molti possibilisti che oggi parlano di altri candidati. Per essere precisi il momento dello scivolone sul *medicare* è stato l’istante esatto in cui ho perso ogni speranza. Imho non c’è tempo per presentare all’elettorato indeciso un altro candidato e dopo quella figura non penso che Biden possa farcela. Forse sono troppo abituato a vedere la sinistra liberale autodistruggersi e quindi ho l’arroganza di sapere già come va a finire, magari “esserci abituato” è soltanto un *bias* come un altro e la situazione è migliore di quello che sembra a me. Se mi sarò sbagliato non mi dispiacerà.

  4. One_Needleworker_190 on

    Il punto di non ritorno è la politica statunitense
    79 e 82, un presidente estremista e uno che non riesce più a parlare
    Trump finirebbe a 83 anni.

    I democratici incomprensibili con le loro scelte, peggio di loro il GOP che non è più un partito democratico ma una setta.

    Buona fortuna per le elezioni, chiunque vinca sará nera.

  5. ___NeverWhere___ on

    CHOOSE YOUR CHARACTER! Nell’ormai iper polarizzata società americana, dove la gente muore per overdose davanti a negozi smaltati d’oro ad ingresso solo per l’1%, i candidati disponibili sono:

    1. un uomo anziano che non riesce a finire le frasi e i cui discorsi assomigliano a labirinti senza uscite, che ha insistito che “solo Dio Onnipotente può fargli cambiare idea” supportato da un partito che in 8 anni non ha saputo trovare delle voci forti e fresche per un reale cambiamento.

    2. un vecchio di merda che è l’apice di tutto quello che c’è di sbagliato in una società malata e sempre più ignorante, un megafono di frasi fatte e slogan volgari che è utilizzato come una pedina da gruppi conservatori e fondamentalisti religiosi per creare una realtà sempre più regressiva con il benestare di leggi cambiate apposta.

    Il tutto mentre le disparità sociali aumentano, il panorama mondiale è sempre più simile ad un film distopico e l’apatia e l’astensionismo alle urne sembrano essere primo partito un po’ ovunque.

    EDIT: polarizzata società americana dove il tasso di possesso di armi è di 120 armi per ogni 100 cittadini. E grazie all’american exceptionalism da “city upon a hill” sono convinti di avere diritto divino di proteggere i loro ideali ad ogni costo.

  6. Sinceramente non capisco, se si ritira vince sicuramente Trump. Mo capisco che i liberal americani amano darsi la zappa sui piedi ma davvero si stanno superando.

  7. Wise_Stick9613 on

    > Non vedo come Joe Biden possa restare candidato alla presidenza degli Stati Uniti

    Biden è una vittima sacrificale: anche con un candidato buono, Trump avrebbe vinto comunque.

    1. la campagna (mediatica e legale) dei Democratici contro di lui, gli si è rivolta contro e ha diviso ancor di più il paese
    2. Biden sul piano internazionale ha fatto oggettivamente disastri, d’altronde era il vice di Obama
    3. L’economia americana ha forti problemi, con la gente che non può più permettersi una casa

    Di fronte a sconfitta quasi certa, perché bruciarsi un candidato? Meglio conservarselo per il 2028.