A quanti pare non tutti hanno compreso che “sputtanarsi” sui social può essere un problema…
jj_supermarket on
Ormai cercare lavoro è faticoso quanto lavorare, requisiti eccessivi, paghe basse, mille giri di colloqui e documenti da compilare, ed ora ti scassano le balle pure per i post sui social
Uramaleonte on
Per questo su Linkedin non posto niente e sugli altri social ho il profilo privato
TheGoosePlan on
Io cambio idea per quello che postano i recruiter su Linkedin
Thomas_Bicheri on
Ma da mo’.
Negli anni passati in più di un’occasione un selezionatore mi ha detto, molto schiettamente, “non ti ho trovato su Facebook”. Segno che fosse già all’epoca un controllo abbastanza di routine.
Questo appunto già anni fa e, immagino, “solo” per vedere che il candidato non postasse roba troppo fuori di testa o dicesse peste e corna dei propri ex datori di lavoro.
Oggi bisogna anche sincerarsi che il candidato non sia una bomba a orologeria ambulante lato D&I. Perlomeno in contesti internazionali; forse Italia per Italia ancora no, ma ci si arriverà .
eemaanuelee on
Noto e risaputo, così come è noto e risaputo che in un mondo giusto i recruiter non esisterebbero.
Gente che dall’alto di un minimo di conoscenza di Canva giudica chi ha studiato e lavorato veramente.
/s? No. Chi ha cambiato almeno 2 lavori sa.
ProvigilandChill on
Ma chi è che per cercare lavoro da la propria email personale?
O che magari ha il profilo col suo nome vero direttamente?
Queste sono cose rischiose
Yesnononono on
È regolare.
xorgol on
Ma meglio, chi vuole lavorare per sta gente?
Turbulent_Property_4 on
da un certo punto di vista ti fanno u favore cosi non perdi tempo in colloqui inutili
alengton on
Lavoro per un’azienda che produce software per recruiting e parlo con recruiters di tutto il mondo ogni giorno.
I recruiters sono dei coglioni.
The_yulaow on
In generale è sempre meglio mantenere identità anonime sui vari social network, non c’è letteralmente nulla da guadagnare ad usare il proprio vero nome e cognome
Giusto linkedin va tenuto con quello ma va usato senza mai postare nulla e solo come punto di ritrovo per i contatti di recruiters
sixlaneve4_0 on
Purtroppo la gente non si rende conto delle cavolate che fa suo social, tra l’altro con profili pubblici.
Ne racconto una tanto per: una mia ex collega aveva il vizio di pubblicare sui social le cose che faceva in ufficio.
Tralasciando il fatto che fosse orario lavorativo, ma spesso e volentieri pubblicava anche documenti aziendali. Una volta per ridere fece la foto di un’ email arrivata in cinese che non sapeva tradurre….
Poteva esserci scritto qualsiasi cosa ma lei se ne frego come se nulla fosse
13 Comments
A quanti pare non tutti hanno compreso che “sputtanarsi” sui social può essere un problema…
Ormai cercare lavoro è faticoso quanto lavorare, requisiti eccessivi, paghe basse, mille giri di colloqui e documenti da compilare, ed ora ti scassano le balle pure per i post sui social
Per questo su Linkedin non posto niente e sugli altri social ho il profilo privato
Io cambio idea per quello che postano i recruiter su Linkedin
Ma da mo’.
Negli anni passati in più di un’occasione un selezionatore mi ha detto, molto schiettamente, “non ti ho trovato su Facebook”. Segno che fosse già all’epoca un controllo abbastanza di routine.
(e sospetto che più di uno mi abbia scartato perché la mia risposta era “perché non lo uso”)
Questo appunto già anni fa e, immagino, “solo” per vedere che il candidato non postasse roba troppo fuori di testa o dicesse peste e corna dei propri ex datori di lavoro.
Oggi bisogna anche sincerarsi che il candidato non sia una bomba a orologeria ambulante lato D&I. Perlomeno in contesti internazionali; forse Italia per Italia ancora no, ma ci si arriverà .
Noto e risaputo, così come è noto e risaputo che in un mondo giusto i recruiter non esisterebbero.
Gente che dall’alto di un minimo di conoscenza di Canva giudica chi ha studiato e lavorato veramente.
/s? No. Chi ha cambiato almeno 2 lavori sa.
Ma chi è che per cercare lavoro da la propria email personale?
O che magari ha il profilo col suo nome vero direttamente?
Queste sono cose rischiose
È regolare.
Ma meglio, chi vuole lavorare per sta gente?
da un certo punto di vista ti fanno u favore cosi non perdi tempo in colloqui inutili
Lavoro per un’azienda che produce software per recruiting e parlo con recruiters di tutto il mondo ogni giorno.
I recruiters sono dei coglioni.
In generale è sempre meglio mantenere identità anonime sui vari social network, non c’è letteralmente nulla da guadagnare ad usare il proprio vero nome e cognome
Giusto linkedin va tenuto con quello ma va usato senza mai postare nulla e solo come punto di ritrovo per i contatti di recruiters
Purtroppo la gente non si rende conto delle cavolate che fa suo social, tra l’altro con profili pubblici.
Ne racconto una tanto per: una mia ex collega aveva il vizio di pubblicare sui social le cose che faceva in ufficio.
Tralasciando il fatto che fosse orario lavorativo, ma spesso e volentieri pubblicava anche documenti aziendali. Una volta per ridere fece la foto di un’ email arrivata in cinese che non sapeva tradurre….
Poteva esserci scritto qualsiasi cosa ma lei se ne frego come se nulla fosse